Il secondo progetto ideato da Égalité riguarda una sedia a rotelle ‘Gran Turismo’, la É-GT. Una carrozza superleggera e solida ma soprattutto intelligente, tanto da assolvere due esigenze inespresse (o inascoltate) dei non pochi ‘assediati’ del pianeta:

1) assorbire le sollecitazioni che la sedia subisce su pavimenti sconnessi (es. buche, piastrelle e pavé, ciottolati e ‘sampietrini’, gradini e marciapiedi). Poiché tali colpi si riverberano inevitabilmente sulla colonna vertebrale – che già è sottoposta allo stress causato da posizione seduta e statica – stiamo studiando le varie ipotesi di soluzione-base (elastomeri) e di sospensioni (passive e/o attive).

2) alzare la seduta, almeno un po’, da fermi, con semplicità. In modo da ridurre quel metro in media di distanza in altezza tra chi è seduto – senza possibilità di alzarsi – e chi invece si trova in piedi. Anche in questo caso non si tratta di una rivoluzione ma di una piccola novità ispirata a una maggiore integrazione sociale e un minor torcicollo per chi guarda sempre all’insù, e chi viceversa deve piegarsi o sedersi per uno scambio vis-à-vis.

Obiettivi, ridurre i traumi alla colonna vertebrale di chi viva e si muova in sedia a rotelle, facilitare l’interazione con chi si trova ‘su un piano rialzato’ rispetto alla posizione di chi è seduto.

(Dario Dongo)