Il 10.12.20 la giuria del concorso internazionale #MaketoCare, nell’ambito della edizione europea di Maker Faire 2020 (#MRF2020) – ha premiato il nostro progetto della Sedia Intelligente. A pari merito con la geniale app ‘CapisciAME’, realizzata da Davide Mulfari – ingegnere responsabile del gruppo Assistive Technologies for Special Needs presso l’Università di Messina – per il riconoscimento vocale delle persone con disartria.
La Sedia Intelligente, video (It) https://youtu.be/1994cxPa7Lc
The Smart Wheelchair, video (En) https://youtu.be/yJMyWwvZo2k
La #SediaIntelligente, the #SmartWheelchair, nasce dalla semplice intuizione di chi scrive. Il quale, dopo una vita trascorsa sulle due ruote di bici e moto, è passato alle quattro ruote della sedia a rotelle. Ed è rimasto stupito sull’arretratezza progettuale, oltreché sul cartello dei prezzi che caratterizzano il settore degli ausili per la disabilità.
L’idea della Sedia Intelligente è offrire a tutte le persone con disabilità motoria un dispositivo di mobilità personale che risponda alle concrete esigenze quotidiane, con alcune innovazioni, a prezzi accessibili e coerenti ai costi produttivi. Grazie a un lavoro ‘dal basso’ che coinvolge le persone con disabilità in ogni fase di disegno, progetto, test e validazione.
Giulio Maldacea – amico fraterno nonché fondatore del Comitato Italiano Associazioni Parkinson, che nel 2020 ha lanciato il progetto di teleassistenza WikiParky.tv – ha partecipato al progetto della Sedia Intelligente fin da principio, nel 2016. Grande esperto di veicoli e motori elettrici con esperienza ventennale, Giulio ha tra l’altro contribuito allo sviluppo del prototipo di Archimede 1.0 (v. foto), veicolo elettrico del team ‘Futuro Solare’, che nel 2016 ha partecipato alla gara endurance European Solar Challenge, in Belgio. (1)
Una società specializzata in mobilità leggera e gestione di brevetti – collabora da decenni con l’Università di Perugia, il Politecnico di Milano e i più qualificati esperti nei settori di cicli e motocicli. La progettazione della Sedia Intelligente ha avuto inizio nel 2018, dopo uno studio iniziale di fattibilità condotto nel 2017-2018 dall’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT, Genova), allora sotto la direzione scientifica di Roberto Cingolani.
Il progetto della Smart Wheelchair integra due moduli.
1) La sedia a rotelle manuale (É-GT, Égalité Gran Turismo), dotata di:
– sospensioni passive per assorbire le asperità del terreno (es. gradini e marciapiedi, buche, ciottolati e sampietrini, pavé) che sollecitano e causano stress alla colonna vertebrale,
– sospensioni attive, per alzare la seduta di 25-30 cm. Al duplice scopo di superare la ‘linea invisibile’ al di sotto della quale chi è seduto ha difficoltà di situazione (es. uffici, reception, bar, distributori automatici) o di relazione (es. dialogo con persone in piedi),
– sedile reclinabile,
– freni sulle ruote principali, per affrontare in sicurezza le discese e la locomozione elettrica.
2) La ruota anteriore con motore elettrico (E-TR, Égalité Trike), che a sua volta si caratterizza per:
– sistema di plug-in (aggancio e sgancio dalla sedia) rapido e semplice, senza sforzi, fruibile anche in caso di mobilità e forza ridotta agli arti superiori,
– ruota da 20 pollici, in grado di garantire stabilità e confort,
– equilibrio delle geometrie, per contemperare stabilità e maneggevolezza,
– erogazione fluida, in modo da potersi muovere anche ‘a passo d’uomo’ senza bisogno di continui innesti e fermi di marcia.
La tecnologia essenziale, l’applicazione degli standard vigenti nel settore ciclistico e un efficace sistema di assistenza contribuiscono a garantire l’affidabilità del dispositivo e la rapidità di eventuali riparazioni, così risolvendo un problema che attualmente ricorre in questo settore.
La produzione della Sedia Intelligente viene affidata a una cooperativa sociale di tipo B, la costituenda Egalitech, – vale a dire, con la partecipazione di almeno il 30% di persone con disabilità – a costituirsi in Roma. Con l’obiettivo ulteriore dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. 100% Made in Italy sostenibile e solidale, a tracciarsi con tecnologia di blockchain pubblica open-source.
I telai vengono costruiti in titanio da impresa italiana leader di settore. Le ruote della sedia verranno stampate in fibra di carbonio per ottenere la massima leggerezza. Ed è in corso la ricerca di tessuti ignifughi eco-sostenibili, quali alternative ai rivestimenti standard in fibre sintetiche.
Abbattere le barriere culturali e architettoniche, l’inaccessibilità dei servizi e mezzi di trasporto pubblico deve assurgere a priorità nella ricostruzione dell’Italia, come il nostro Disability Pride Network ha sollecitato il 3.12.20 in una lettera aperta a tutt’oggi priva di riscontri. #NonSiamoPiùPazienti!
La Smart Wheelchair è uno strumento innovativo di micro-mobilità sostenibile che può aiutare chi, semplicemente, ha difficoltà motorie. E ha altrettanta voglia di vivere la vita, con meno ostacoli possibili! Il premio oggi ricevuto a #MaketoCare è dedicato a tutti i nostri fratelli e sorelle variamente svantaggiati, qui come in Africa ove vogliamo tornare al più presto, dopo il primo Disability Pride Senegal (2019). E in Israele, ove altri amici fraterni aiutano i disabili delle varie comunità. È solo l’inizio di una bella storia.
Le donazioni e gli sponsor sono essenziali a trasformare questo progetto in una realtà industriale no-profit con uno straordinario impatto sociale. Le donazioni interamente deducibili e detraibili possono venire eseguite direttamente su questo sito, ovvero sulla piattaforma ‘Produzioni dal Basso’ che ospita la nostra campagna di crowdfunding con il patrocinio di Banca Etica. Aiutateci ad aiutare. Grazie!
Dario Dongo
Note
(1) Giulio Maldacea ha in precedenza lavorato a una serie di iniziative sociali (progetti di recupero e produzione energia elettrica a basso costo, forni solari, monitoraggio arnie) in Tunisia, Burkina Faso, Marocco e Mali. Quale responsabile del Sahara Team, in collaborazione con l’associazione ‘Bambini nel Deserto’
(2) Cenni su barriere architettoniche e legislazione sistematicamente disapplicata nel precedente articolo dedicato a Genova, su https://www.egalite.org/genova-dopo-il-ponte-le-barriere-architettoniche-appello-al-sindaco-e-denuncia-allamt/
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.