È entrata finalmente in vigore, il 4 dicembre 2024, la direttiva (UE) 2024/2841, che stabilisce la European Disability Card e la European Parking Card. (1)
L’Unione Europea ‘si fonda sui valori della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e del rispetto dei diritti umani e si impegna a combattere la discriminazione, compresa quella fondata sulla disabilità, come stabilito nel trattato sull’Unione europea (TUE), nel trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE), nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea («Carta») e nella United Nations Convention on the Rights of Persons with Disabilities (UNCRPD)‘. (2)
La Carta dei diritti fondamentali UE ‘riconosce e rispetta il diritto delle persone con disabilità di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità. Ogni cittadino dell’Unione ha il diritto fondamentale di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, fatte salve le limitazioni e le condizioni previste dal TUE e dal TFUE e dalle disposizioni adottate in applicazione degli stessi’ (articolo 18).
La Convenzione ONU CRPD a sua volta, ‘riconosce altresì alle persone con disabilità, tra l’altro, il diritto alla libera circolazione e alla libertà di scelta della propria residenza, su base di uguaglianza con gli altri’ (articolo 26). (3)
Il pilastro europeo dei diritti sociali («pilastro») – proclamato a Göteborg (SW) il 17 novembre 2017 dal Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione – stabilisce che:
– ‘ogni persona, a prescindere tra le altre cose dalla disabilità, ha diritto alla parità di trattamento e di opportunità in materia di occupazione, protezione sociale, istruzione e accesso a beni e servizi disponibili al pubblico ed è necessario promuovere le pari opportunità dei gruppi sottorappresentati’ (principio n. 3).
– ‘alle persone con disabilità è riconosciuto il diritto a un sostegno al reddito che garantisca una vita dignitosa, a servizi che consentano loro di partecipare alla società e a un ambiente di lavoro adeguato alle loro esigenze’ (principio n. 17).
La strategia UE per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 – adottata dalla comunicazione della Commissione del 3 marzo 2021, come si è visto (4) – è (teoricamente) ‘intesa ad affrontare le diverse sfide cui le persone con disabilità si trovano a far fronte e a compiere progressi in tutti gli ambiti dell’UNCRPD, a livello sia dell’Unione che nazionale’.
La direttiva (UE) 2019/882 aspira, in tempi biblici, ‘a migliorare l’accesso a taluni prodotti e servizi eliminando e prevenendo gli ostacoli derivanti dall’eterogeneità dei requisiti di accessibilità negli Stati membri, contribuendo così ad aumentare la disponibilità di prodotti e servizi accessibili nel mercato interno, compreso l’accesso ai siti web e ai servizi per dispositivi mobili di alcuni servizi pubblici, e a migliorare l’accessibilità delle relative informazioni’.
L’accessibilità dei siti web e delle applicazioni mobili degli enti pubblici dovrebbe invece essere stata migliorata – con risultati altrettanto scarsi, ove si consideri il ‘digital divide’ che affligge anzitutto le persone anziane – grazie (si fa per dire) alla (teorica) applicazione della direttiva (UE) 2016/2102. Una retorica stucchevole, per il 52% delle persone con disabilità che si dichiarano discriminate e i loro caregiver tuttora privi di diritti (4,5).
Quattro regolamenti UE garantiscono il diritto dei passeggeri con disabilità e/o mobilità ridotta a ricevere assistenza gratuita sui mezzi di trasporto pubblico, quando essi viaggino in aereo, treno, navi, mezzi di trasporto per vie navigabili, autobus (6,7,8,9). I passeggeri con disabilità e/o mobilità ridotta non dovrebbero perciò subire le discriminazioni e disattenzioni che invece purtroppo continuano a vivere nella gran parte degli irrispettosi Stati membri UE (10,11,12).
La direttiva (UE) 1999/62/CE consente altresì agli Stati membri di stabilire pedaggi o diritti di utenza ridotti per strade, ponti o gallerie soggetti a tariffazione
stradale, nonché esenzioni dall’obbligo di pagamento di tali pedaggi o diritti di utenza per qualsiasi veicolo utilizzato o di proprietà di una persona con disabilità.
‘UNCRPD riconosce che la discriminazione e l’esclusione sociale subite dalle persone con disabilità derivano dalle barriere ambientali, sistemiche e comportamentali nella società, piuttosto che dalla menomazione stessa. A causa della mancanza di riconoscimento reciproco della condizione di disabilità tra gli Stati membri, le persone con disabilità incontrano spesso difficoltà e barriere specifiche e significative nell’esercizio dei loro diritti fondamentali di parità di trattamento, non discriminazione e libera circolazione’.
‘Le persone con disabilità che sono in viaggio o in visita in un altro Stato membro sono notevolmente svantaggiate nell’esercizio dei loro diritti di libera circolazione rispetto alle persone senza disabilità, nonché rispetto alle persone con disabilità in possesso di un certificato di disabilità, di una carta di disabilità o di un altro documento formale che
riconosca la loro condizione di disabilità o il loro diritto a servizi specifici sulla base di una disabilità nello Stato membro in cui sono in viaggio o in visita’. (13)
La direttiva (UE) 2024/2841 prescrive che gli Stati membri adottino le misure necessarie affinché i titolari di una carta europea della disabilità – quando sono in viaggio o in visita in uno Stato membro diverso da quello di residenza – possano accedere alle stesse condizioni speciali o trattamenti preferenziali riconosciuti ai residenti in quello Stato membro. Pari diritti, devono venire riconosciuti ai caregiver e gli animali da assistenza, ‘salvo diversamente
specificato nel diritto dell’Unione’ (articolo 5).
La European Disability Card viene rilasciata gratuitamente dall’autorità competente nello Stato di residenza degli aventi diritto, in versione fisica dotata e digitale. Dopo che la Commissione europea avrà definito le modalità per garantire l’incorruttibilità dei documenti entro il 5 dicembre 2025, ritardando così di almeno un anno l’attuazione pratica dei diritti stabiliti nella direttiva.
Gli Stati membri adottano le misure necessarie affinché i titolari di un contrassegno europeo di parcheggio per le persone con disabilità, ‘quando sono in viaggio o in visita in
uno Stato membro diverso da quello di residenza’, possano accedere alle condizioni e le strutture di parcheggio riservate alle persone con disabilità residenti, alle stesse condizioni (articolo 6).
Il Parlamento europeo votato dai suoi cittadini, assieme al Consiglio a cui partecipano i governi degli Stati membri e agli eurocrati della Commissione hanno concesso agli Stati membri un termine di oltre tre anni e mezzo – fino al 5 giugno 2028 – per adeguarsi alla direttiva in esame. Una vergogna che si aggiunge alle infinite precedenti, l’ennesima beffa del legislatore europeo alle persone con disabilità.
Dario Dongo
(1) Directive (EU) 2024/2841 of the European Parliament and of the Council of 23 October 2024 establishing the European Disability Card and the European Parking Card for persons with disabilities https://tinyurl.com/3fx6zf2p
(2) Dario Dongo. Disabilità. Égalité. 1.8.19
(3) Direttiva (UE) 2024/2841, considerando 1-3
(4) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Disabilità, nuova Strategia europea 2021-2030. Égalité. 12.3.21
(5) Dario Dongo, Sabrina Bergamini. Italia, madri e caregiver senza tutela. Égalité. 22.11.19
(6) Si vedano il regolamento (CE) 1107/2006 (trasporto aereo) e i regolamenti 1177/2010 (mezzi di trasporto per vie navigabili), 181/2011 (bus), 2021/782 (treno)
(7) Dario Dongo. Disabilità e mobilità ridotta, ABC dei diritti in aereo. Égalité. 11.7.22
(8) Dario Dongo, Andrea Adelmo Della Penna. Autobus e disabilità, quali diritti? Égalité. 30.10.24
(9) Dario Dongo. Treni e disabilità in Italia, stop apartheid! Égalité. 17.8.20
(10) Dario Dongo. Roma, Genova, Italia. Trasporto pubblico, disabilità e discriminazioni. Égalité. 6.12.21
(11) Davide Mangili, Dario Dongo. Val di Susa, trasporto pubblico inaccessibile. Reportage. Égalité. 5.3.23
(12) Dario Dongo. Paralimpiadi e accessibilità a Parigi. Égalité. 31.8.24
(13) Direttiva (UE) 2024/2841, considerando 12 e 15
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.