Quella della talidomide è una tragica storia che non è ancora finita. Questo farmaco antiemetico, che venne dato alle donne in gravidanza fra la fine degli anni Cinquanta e l’inizio dei Sessanta, fece nascere migliaia di bambini con malformazioni congenite agli arti. Ventimila nati malformati in tutto il mondo. In Italia non si sa quanti di preciso, perché dati ufficiali non ce ne sono. Di più. Ci sono alcune vittime del talidomide che non vengono ancora riconosciute perché hanno “solo” un danno monolaterale – a un arto superiore o inferiore.
Sullo scandalo talidomide, martedì 2 maggio alle ore 21, l’Accademia di Medicina di Torino terrà una riunione scientifica, sia in presenza, sia in modalità webinar, dal titolo “Malformazioni congenite da talidomide: una storia infinita”. (1) Relatori saranno Benedetto Terracini, Professore di Epidemiologia dei tumori umani e socio emerito dell’Accademia di Medicina, e Luisa Guerrini, Professore Associato di Biologia Molecolare, Dipartimento di Bioscienze – Università degli Studi di Milano.
‘Non so quanto l’opinione pubblica in Italia sappia cosa è stato il talidomide. È stato un farmaco ampiamente usato per curare e prevenire il vomito nelle donne incinte, molto popolare intorno al 1960. In tutto il mondo ci sono stati 20 mila neonati malformati. Oltre a un certo numero di concepiti che non sono arrivati a essere neonati perché affetti da gravi malformazioni agli arti e agli organi interni. L’Italia è stato un paese fortemente toccato. Si pensi soltanto che dei 34 prodotti farmaceutici che circolavano a quei tempi, ben 10 erano prodotti in Italia. Solo che per l’Italia non abbiamo dei dati. Non ci si è mai preoccupati di contare cosa sono state le vittime del talidomide’, Spiega Benedetto Terracini in un videoabstract. (2)
Luisa Guerrini da anni studia gli effetti teratogeni della talidomide e ha contribuito a definire cosa succede durante la gravidanza delle donne che avevano assunto questo farmaco. Ha dimostrato che la talidomide causa la degradazione della proteina p63. Usando come sistema modello il pesce Zebra, Guerrini ha dimostrato che la talidomide agisce solo a livello della proteina p63 e non del Dna. E questo è in accordo con l’evidenza che i figli dei talidomidici non hanno alcuna malformazione trasmessa loro dal genitore. Infine, come accaduto negli esseri umani, anche nel pesce Zebra si hanno difetti di sviluppo monolaterali indotti dalla talidomide. (3)
Su tutte le vittime del talidomide, riconosciute con una legge tardivamente approvata nel 2016, più di cinquant’anni dopo, sono stati fatti tantissimi esami genetici che non sono stati conclusivi, racconta nel videoabstract. La casistica raccolta negli anni ‘60 si è inoltre basata sui bambini nati ‘più malformati’, dunque c’è stato un bias di selezione su come considerare le persone, se vittime o meno di talidomide.
‘Cerchiamo di dar voce e diritto alle vittime italiane della talidomide non ancora riconosciute dal Ministero, in particolar modo le persone affette da danni monolaterali, con un arto mancante superiore o inferiore‘.
L’altro argomento più difficile da affrontare sul piano scientifico, anticipa Terracini, è documentare in quale modo venissero registrati i farmaci in Italia negli anni Cinquanta. Il ministero della Sanità è stato infatti creato nel 1958 e i meccanismi di registrazione dei farmaci non erano così rigorosi come sono oggi.
L’incontro scientifico partirà dunque dal fatto che, intorno al 1960, i nati vivi malformati a causa dell’assunzione materna dell’antiemetico talidomide furono circa 2000. Negli anni l’attenzione alle vittime da parte di accademia e autorità sanitarie è stata scarsa e a oggi i principali motivi di sconcerto scientifico sono l’esclusione da parte ministeriale di un rapporto causa-effetto (e quindi dall’indennizzo) per i nati in data ritenuta incompatibile e per i soggetti affetti ‘soltanto’ da danni monolaterali agli arti. La tragedia non coinvolse gli Stati Uniti, grazie al diniego della farmacologia della FDA Frances Oldham Kelsey all’approvazione del farmaco. (4)
È teratogeno un composto, una sostanza o una condizione in grado di indurre alterazioni del normale sviluppo del feto durante la gravidanza e di provocare aborto spontaneo oppure malformazioni congenite, o dopo la nascita, che determinano un danno permanente alla salute (ISS Salute). (5)
Nei primi anni Sessanta con la talidomide si ebbe il primo grande caso indagato dalla comunità scientifica – e uno scandalo di proporzioni mondiali – legato alle malformazioni causate da farmaci in gravidanza, con la scoperta del collegamento fra l’uso di questo farmaco nei primi due mesi di gravidanza e la comparsa di gravissime malformazioni negli arti dei neonati. (6)
Il disastro ebbe inizio quando venne scoperto che il farmaco aveva un effetto antiemetico: venne dunque prescritto alle donne in gravidanza ma senza che fosse stato testato su animali in gravidanza. Le stime e i numeri sulle malformazioni congenite provocate dalla talidomide risultano probabilmente sottostimate perché non considerano le morti perinatali e gli aborti. Il caso ha scosso l’opinione pubblica e messo in evidenza la necessità della ricerca sui possibili effetti teratogeni dei farmaci.
Sabrina Bergamini
(1) Si potrà seguire l’incontro sia accedendo all’Aula Magna dell’Accademia di Medicina di Torino (via Po 18, Torino), sia collegandosi da remoto al sito https://www.accademiadimedicina.unito.it/attivita/sedute-scientifiche/prossime-sedute.html.
(2) Videoabstract al link https://www.youtube.com/watch?v=L44kDN-h9JI
(3) Farmaci teratogeni: lo scandalo del Talidomide. Microbiologia Italia. https://www.microbiologiaitalia.it/farmacologia/farmaci-teratogeni-lo-scandalo-del-talidomide/
Talidomide, scoperto come causa le malformazioni nel feto. Corriere della Sera. 7.10.19 https://www.corriere.it/salute/malattie-rare/19_ottobre_07/talidomide-scoperto-come-causa-malformazioni-feto-dd4b9570-e924-11e9-a351-0f862d63c352.shtml
(4)Emanuela Pasqua. Muore a 101 anni la scienziata che si oppose alla talidomide. Corriere della Sera. 8.10.15 https://www.corriere.it/salute/pediatria/15_agosto_08/muore-101-anni-scienziata-che-si-oppose-talidomide-699b2928-3de4-11e5-be68-18b96553415a.shtml
(5) Iss salute https://www.issalute.it/index.php/la-salute-dalla-a-alla-z-menu/t/teratogenesi#farmaci-e-rischio-teratogeno
(6) Morena Pinto. Pharmakon, la tragedia del talidomide. Il podcast nato nelle aule della SISSA. Trieste news. 5.10.22 https://www.triesteallnews.it/2022/09/pharmakon-la-tragedia-del-talidomide-il-podcast-nato-nelle-aule-della-sissa/