Almeno 243 mila individui – tra i quali più di 70 mila civili – sono stati uccisi nei 20 anni di guerra condotta dagli Stati Uniti in Afghanistan, (1) ma poco o nulla si sa sui feriti e più in generale sulle condizioni di vita delle persone con disabilità.
A un anno dalla fuga degli USA da Kabul, (2) Égalité pubblica un reportage con interviste, immagini e dati raccolti a Herat dall’amico e giornalista Morteza Pajhwok. Le voci dei protagonisti ben esprimono le esigenze di un popolo abbandonato.
La prevalenza della disabilità sfugge alle statistiche. In Afghanistan come in Italia, in Europa (3) e nel mondo, laddove l’ultimo World report on Disability di WHO risale al 2011, a riconferma del disinteresse planetario verso i più deboli.
L’eredità di mezzo secolo di guerre, al di là delle statistiche, è visibile nel reportage di Morteza Pajhwok con Égalité:
La fine della c.d. ‘Enduring Freedom Operation’ (2001-2022) ha riportato il potere – e lasciato gli armamenti – nelle mani dei mujahideen, alias talebani, a suo tempo costituiti su iniziativa degli Stati Uniti (7,8,9,10). Salvo imporre un embargo economico che ha tragico impatto su 40 milioni di esseri umani.
‘Povertà universale’ è il concetto espresso nell’ultimo rapporto di UNDP (United Nations Development Programme) ove a settembre 2021 – prima del conflitto ucraino e della siccità – si prevedeva il 97% della popolazione afghana sotto la soglia della povertà. (11)
Almeno 19 milioni di persone sono ora esposte a fame e malnutrizione, la quale è a sua volta causa di ostacoli allo sviluppo dei bambini e disabilità irreversibile. Le persone disabili e le loro famiglie – in Afghanistan, come anche in Europa, sia pure a livelli diversi – sono le più esposte e bisognose al contempo. (12, 13)
Morteza Pajhwok, classe 1996, ha raccolto informazioni di scenario e nove interviste ‘senza filtro’ sulla disabilità in Afghanistan. A Herat – la seconda provincia dopo Kabul, al Nord-Est, con 2,2 milioni di abitanti di 10 tribù e altrettanti gruppi etnici – un tempo nota come ‘Grande Khorasan’.
Le interviste coinvolgono sia persone con disabilità, sia il direttore della sezione disabilità della International Committee of the Red Cross. La ICRC della provincia di Herat ha fornito assistenza a quasi 48 mila persone con disabilità dell’Afghanistan occidentale, dal 1992 a oggi.
Amputazioni e lesioni spinali, ferite di guerra e malattie esigono gli stessi trattamenti, ausili e supporti richiesti in ogni Paese del mondo e prescritti dalla UN Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD). Con attenzione tra l’altro all’accessibilità dei luoghi e dei servizi, e alle esigenze di mobilità personale.
Égalité propone ai propri lettori che eseguono il download di questo reportage di eseguire una pur simbolica donazione, affinché queste esigenze condivise possano trovare una voce indipendente e l’occasione di supporto anche attraverso il nostro progetto della Sedia (a rotelle) intelligente.
I bonifici effettuati con le indicazioni Afghanistan o AFG verranno destinati alle iniziative già esistenti in loco per la tutela delle persone con disabilità.
Il multipolarismo è l’unica speranza per riportare sul pianeta la pace indispensabile a costruire anziché distruggere, nutrire e curare anziché uccidere e devastare. I talebani stanno ora provando a riattivare l’economia dell’Afghanistan con l’aiuto della Russia, dopo la fuga degli USA conclusa il 30.8.21.
Il 27.8.22 Nuruddin Azizi, ministro afghano ad interim dell’industria e del commercio, ha annunciato l’accordo raggiunto con Mosca per l’acquisto di gas e benzina a pagarsi in rubli. La Camera di commercio e investimenti talebana confida altresì nella fornitura di grano e alimenti russi. (14)
La comunità internazionale deve in ogni caso investire risorse significative, sia per finanziare la bonifica dei territori dalle mine e bombe a grappolo, sia per l’assistenza ai feriti di guerra – ivi compresi i molti afflitti da stress post-traumatico – che nessuno ha finora neppure censito.
#Égalité
Dario Dongo
(1) Neta C. Crawford, Antonio De Lauri, Suzanne Fiederlein, Catherine Lutz, SaraJane Rzegocki, Asters Suhrke. Cost of war, Afghan civilians (update August 2022). The Watson Institute for International and Public Affairs, Browne University
(2) Lynne O’ Donnel. How America Sealed Afghanistan’s Fate—Again. Foreign policy. 28.8.22
(3) ‘Disability statistics often rely on self-reporting of disabilities’. Disability statistics introduced (update August 2021). Eurostat
(4) Fatally Flawed. Cluster Bombs and their use by the United States in Afghanistan. Human Rights Watch. 18.12.03
(5) Suzanne Fiederlein, SaraJane Rzegocki. The Human and Financial Costs of the Explosive Remnants of War in Afghanistan. The Watson Institute for International and Public Affairs, Browne University. 19.9.19
(6) Patrick Wintour. Afghanistan: NGOs call for assets to be unfrozen to end ‘near universal poverty’. The Guardian. 15.8.22
(7) Hillary Clinton, ex Segretario di Stato ai tempi di Barack Obama, ha dichiarato più volte – nel 2011 a Fox News (il testo dell’intervista) e l’1.3.22 a MSNBC – che furono gli USA sotto Ronald Reagan a formare, finanziare e armare i gruppi estremisti. Per contrastare la Russia, intervenuta nel dicembre 1979 a sostegno del governo comunista afgano di allora. Mujahideen come Abdul Ali Mazari, Mohammad Mohaqeq, Ismail Khan, Abdullah Abdullah, Ahmad Shah Massoud, Karim Khalili, poi confluiti nei talebani ora alla guida dell’Emirato Islamico
(8) US created taliban and abandoned Pakistan, says Hillary. Dawn. 25.4.09
(9) Hillary Clinton to Fox News: ‘The US Created The Taliban’. Albawaba. 31.8.21
(10) Hillary Clinton hails mujahideen for driving out Russia, explains how by dropping enough weapons in Ukraine, an Afghanistan-like condition can be achieved. OpIndia. 1.3.22
(11) 97 percent of Afghans could plunge into poverty by mid 2022, says UNDP. UNDP. 9.9.21
(12) World Bank ha stimato l’inflazione sui beni di consumo quotidiano in Afghanistan al 43,4% nel mese di luglio, anno su anno. Afghanistan Economic Monitor. OCHA (August 23, 2022)
(13) La Da Afghanistan Bank (DAB) aveva miliardi di dollari in valuta, obbligazioni di US Treasure e oro depositati negli Stati Uniti. Dopo la fuga da Kabul, l’amministrazione Biden ha congelato tali beni che sono tuttora, in parte, nei registri e nei magazzini della Federal Reserve Bank di New York. Altra parte è stata dirottata da Joe Biden agli aiuti umanitari in Afghanistan, mentre 3,5 miliardi di dollari sono stati accantonati per il possibile risarcimento delle famiglie delle vittime dell’11 settembre. V. Steve Inskeep. In the Taliban’s Afghanistan, the near-broke central bank somehow still functions. WLRN. 29.8.22
(14) Talebani e Mosca si metteranno d’accordo sull’acquisto di benzina e gas. Khabarfoori.com news, world economy. 5 Shahrivar 1401 (27.8.22), ore 12:52. https://bit.ly/3Kyz9XS
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.