CASE (Coalition Against SLAPPs in Europe) celebra l’approvazione al Parlamento Europeo – il 24 febbraio 2024 – della Direttiva Anti-SLAPP (Strategic Lawsuits Against publications Participation), volta a proteggere la libertà di stampa contro le querele temerarie e le azioni giudiziarie nei confronti di giornalisti e cittadini che espongano notizie di interesse collettivo. (1)
La libertà di stampa in Europa aveva raggiunto il baratro con il caso della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. La quale, prima ancora di venire barbaramente uccisa, aveva subito minacce e intimidazioni anche attraverso 48 cause per diffamazione. La Anti-SLAPP Directive è perciò nota come ‘legge di Daphne’, a tributo postumo di questa eroina del giornalismo d’inchiesta che a Malta denunciò i legami tra la malavita organizzata e la politica.
Digital Services Act (DSA), Regolamento (EU) 2022/2065, ha frattanto introdotto un sistema europeo di censura di regime, come si è già denunciato. (2) Gli sforzi della Coalition Against SLAPPs in Europe (CASE) valgono perciò soltanto a mitigare, con alcuni requisiti minimi, l’impatto delle sole azioni giudiziarie e amministrative ‘manifestamente infondate’ nei confronti dei pochi coraggiosi – giornalisti e non – che osino promuovere informazione indipendente sui diversi media. (2)
La legge Daphne, Anti-SLAPP Directive, dovrebbe fornire protezione a tutti coloro che si impegnino nella partecipazione pubblica su questioni di interesse pubblico. Alcuni elementi introdotti dalla direttiva sono le garanzie procedurali, il sostegno all’imputato nei procedimenti giudiziari, l’archiviazione anticipata, il riconoscimento delle spese e la protezione da sentenze di Paesi terzi.
Gli Stati membri dovranno adattare le proprie legislazioni agli standard minimi introdotti nella direttiva anti-SLAPP, che comprende:
– un ambito di applicazione esteso ai casi di SLAPP nazionali e azioni in ambito processuale penale e amministrativo
– salvaguardie a favore dei denunciati che includono il risarcimento di tutti i danni subiti, con criteri specifici e l’imposizione di multe sostanziali a chi ricorra alle SLAPP a scopo intimidatorio
– strumenti non legali, come meccanismi di supporto, sensibilizzazione e formazione di giudici/avvocati, etica degli avvocati, raccolta di dati e monitoraggio delle SLAPP.
Alcuni primi approfondimenti sulla direttiva, elaborati da CASE, sono disponibili nelle note (3,4,5).
È fondamentale garantire l’efficace recepimento della direttiva da parte degli Stati membri, non solo nei suoi criteri minimi ma anche in linea con la Raccomandazione anti-SLAPP della Commissione europea e con l’imminente Raccomandazione del Consiglio d’Europa sulle SLAPP. (6)
La libertà di stampa e il diritto a esprimere le proprie opinioni, solo in teoria garantiti dalle Costituzioni di Paesi sedicenti democratici, rimangono appesi ovunque a un filo interdentale. (7) Come dimostrano, tra l’altro, le centinaia di omicidi di reporter in aree di conflitto e la perdurante prigionia di Julian Assange.
Dario Dongo
(1) Dario Dongo, Elena Bosani. Proteggere la libertà di stampa da querele e liti temerarie, l’iniziativa UE. Égalité. 9.10.21
(2) Dario Dongo. Digital Service Act e libertà di informazione in Unione Europea. Égalité. 10.9.23
(3) Early Dismissal Mechanism. CASE https://tinyurl.com/34x54x9w
(4) Definition of cross-border. CASE https://tinyurl.com/5ezj29ed
(5) Compensatory damages. CASE https://tinyurl.com/ye29vhu2
(6) Commission Recommendation (EU) 2022/758 of 27 April 2022 on protecting journalists and human rights defenders who engage in public participation from manifestly unfounded or abusive court proceedings (‘Strategic lawsuits against public participation’). C/2022/2428 https://tinyurl.com/ymntze7b
(7) Si veda anche il Media Freedom Rapid Response (MFRR) monitor https://www.mfrr.eu/monitor/
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.