Una ‘Costituente Terra’ deve venire istituita per elaborare il programma politico di una ‘Costituzione per la Terra’. L’appello per un nuovo costituzionalismo globale è stato lanciato in Italia, su ‘il manifesto’, il 27.12.19. (1) Con l’idea di costruire una Scuola per la Terra e condividere una ‘bussola etica’ che possa orientare i decision-maker verso il salvataggio del pianeta e dei suoi abitanti.
Il cambiamento è possibile e non va relegato al solo idillio della speranza. Bisogna creare una Costituzione per la Terra, che superi il costituzionalismo statuale in vista di un obiettivo più ampio. Stabilire una ‘regola d’ingaggio e la bussola di ogni governo per il buongoverno del mondo’. Senza pretesa di governare il mondo né di sottrarre sovranità agli ordini costituiti.
Il soggetto costituente è il popolo della Terra, vale a dire l’unità umana che raggiunga un’identità politica, definisca le forme e i limiti della propria sovranità e finalmente la eserciti. Affinché la storia possa proseguire, senza ulteriori disastri di matrice antropica.
Il diritto internazionale – attraverso la Carta istitutiva dell’ONU (1945), la Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), i due Patti internazionali (1966) e le tante Convenzioni internazionali e regionali – ha proclamato diritti fondamentali che in larga parte sono tuttavia rimasti sulla carta. (2)
La concreta attuazione del diritto internazionale, attraverso norme di attuazione vincolanti per i diversi livelli di governo (statuale, regionale, locale) è doverosa e improcrastinabile. Per la comunità internazionale, che nelle periodiche assemblee e convenzioni delle parti stenta a realizzare alcun risultato tangibile. (3) E per i popoli che vi fanno parte.
Una Scuola per la Terra deve venire creata per elaborare il pensiero e formare la classe politica alla lotta per i diritti e per il bene comune. La Scuola, ‘Costituente Terra’, non avrà le caratteristiche delle accademie e degli istituti scolastici tradizionali. Sarà invece essere ‘disseminata e diffusa, telematica e stanziale, una rete di scuole con aule reali e virtuali’. Con obiettivi superiori quali il risanamento del territorio, la rifondazione del lavoro, l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, la firma anche da parte dell’Italia del Trattato ONU per l’interdizione delle armi nucleari.
Le aree tematiche verteranno anzitutto sui punti di riflessione che seguono:
L’associazione ‘Comitato promotore partito della Terra’ è stata costituita nell’auspicio che ‘persone di buona volontà e di non perdute speranze, esponenti di associazioni, aggregazioni o istituzioni già impegnate per l’ecologia e i diritti, si uniscano a questa impresa’ vi aderiscano, iscrivendosi al Comitato mediante email a progettopartitodellaterra@gmail.com) e versamento della relativa quota sul conto BNL intestato a ‘Comitato promotore del partito della Terra’, IBAN IT94X0100503206000000002788 (dall’estero BIC BNLIITRR). La quota annua di iscrizione, al Comitato e alla Scuola stessa, è libera. 100€, per chi possa e voglia permettersi di contribuire quale promotore al finanziamento della Scuola, con eventuali borse di studio, e al processo costituente.
La prima assemblea degli iscritti al Comitato sarà convocata non appena sarà raggiunto un congruo numero di soci, per l’approvazione dello Statuto dell’associazione, la formazione ed elezione degli organi statutari e l’impostazione dei programmi e dell’attività della Scuola.
Dario Dongo e Martina Novelli
(1) Raniero La Valle, Luigi Ferrajoli, Valerio Onida, Raffaele Nogaro, Paolo Maddalena, Maria Rosa Guglielmi, Riccardo Petrella e altri. «Perché la storia continui». Appello per una Costituzione della Terra. Il manifesto, 27.12.20,
(2) A mero titolo di esempio si citano la Convenzione ONU per i diritti dell’Infanzia (1989), la Convenzione ONU per i diritti delle Persone con Disabilità (2006). Ma anche le Risoluzioni ONU sui diritti universali al cibo (https://www.egalite.org/cibo/), all’acqua e ai servizi sanitari, alla copertura sanitaria universale,
(3) In materia ambientale, si citano i ripetuti fallimenti delle Conferenze delle Parti nei contesti della Convenzione per la Diversità Biologica (1992) e dell’Accordo di Parigi sul Cambiamento Climatico (2015). Per una visione più ampia si vedano il precedente articolo e il libro ‘SOS Ambiente’.
Dario Dongo, avvocato e giornalista, PhD in diritto alimentare internazionale, fondatore di WIISE (FARE - GIFT – Food Times) ed Égalité.